Parlare di vino non significa riferirsi soltanto a gusti e sapori di una bevanda, ma anche soprattutto a luoghi, tradizioni, angoli sconosciuti di paesi meravigliosi, storie familiari e chi più ne ha più ne metta.
Ecco perché quello che viene chiamato enoturismo è così affascinante, visto e considerato che coniuga il piacere legato ad un buon bicchiere ad un interessantissimo approfondimento culturale.
Neanche servirebbe sottolinearlo, per quanto ovvio, ma è chiaro che l’Italia è uno dei paesi al mondo in cui l’esperienza dell’ enoturismo è particolarmente coinvolgente.
Oltre alla varietà della scelta di vini disponibili, molte delle cantine del nostro paese si trovano in contesti ameni, spesso affacciate su splendide colline rigogliose o infilate fra le mura di borghi storici.
E i numeri, al di là delle valutazioni soggettive, parlano chiaro.
In base al Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2019” ben il 56% dei turisti italiani ha visitato almeno una cantina nel corso di un viaggio recente, e il 44% ha partecipato ad almeno un festival o evento a tema.
Il 28%, inoltre, è un “enoturista” vero e proprio, ovvero qualcuno che viaggia proprio con lo scopo di partecipare ad un’esperienza legata al mondo vinicolo.
E in Italia, va detto, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Dal Chianti alle Langhe, passando per Valpolicella e la Valtellina, le opzioni sono numerose e non soltanto per quanto riguarda la location di per sé.
Enoturismo non significa esclusivamente degustazione di un vino ma anche scoperta di percorsi didattici specifici (compresa la vendemmia) e di musei dedicati alla viticoltura e alla storia e alla pratica agricola.
Un’esperienza a tutto tondo, insomma, che permette al visitatore di andare al di là del semplice bicchiere, che di fatto costituisce solo il prodotto finale di un processo che inizia molto prima e che spesso nasconde segreti inaspettati.
Per chi invece è più esterofilo, infine, c’è ovviamente anche l’opzione francese.
Basta fare un salto Oltralpe per scoprire le celebri Strade dei vini di regioni come la Savoia, la Valle della Loira o della Borgogna, percorribili in macchina, in bicicletta o a piedi.
Chi invece preferisce approfondire l’argomento comodamente seduto sul divano di casa può godersi il film Sideways con Paul Giamatti. Una pellicola candidata al Premio Oscar che racconta il viaggio enogastronomico fra le colline di Santa Barbara di un uomo in crisi dopo un difficile divorzio.
Ed è proprio la Napa Valley che da molti anni ha fatto un ottimo lavoro sull’accoglienza e sul marketing del vino. Vale la pena fare un salto oltre oceano e scoprire come si muove il nuovo mondo.